5 motivi per cui il Giro d'Italia di quest'anno sarà migliore del 2015

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5 motivi per cui il Giro d'Italia di quest'anno sarà migliore del 2015
5 motivi per cui il Giro d'Italia di quest'anno sarà migliore del 2015

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Video: Presentazione Giro d’Italia 2023 | Approfondimenti GCN Italia 2024, Maggio
Anonim

Mentre il Giro 2015 ha avuto i suoi momenti avvincenti, riteniamo che ci sia la possibilità che quest'anno sia migliore. Ecco perché

1. Il percorso non è montuoso come al solito

Anche se amiamo una buona tappa di montagna tanto quanto chiunque altro, non è un segreto che l'organizzatore del Giro è noto per essere stato un po' troppo liberale con la quantità di arrampicate che ha impartito in passato ai profili delle vie.

2016 tuttavia, nonostante mantenga cinque o sei rispettabili traguardi in salita (a seconda della propria definizione), sembra avere un approccio più egualitario, con fasi sprint in abbondanza, oltre a due cronometro individuali piatte e una montagna TT.

Troppa scalata in una gara di tre settimane può rendere noiose le gare, con i corridori che adottano un approccio cauto - e potenzialmente intimidito - alle fasi, o la competizione della classifica generale viene decisa prematuramente. L'attuale spread, secondo noi, pur fornendo un test, non è eccessivamente dominante sul profilo del percorso e potrebbe finire per rendere queste tappe decisive più movimentate.

Profilo del percorso del Giro d'Italia 2016
Profilo del percorso del Giro d'Italia 2016

2. Meno possibilità che il tempo interrompa il gioco

Il Giro è famoso per il clima che a volte gli viene concesso dagli dei della montagna, con gli sforzi di Andy Hampsten di un tempo che ne sono un esempio senza tempo. Il Giro 2013, vinto da Vincenzo Nibali, è stato ostacolato dal m altempo fuori stagione, anche per gli standard del Giro, e ha comportato cancellazioni di tappe e cambiamenti di percorso. Una tappa nel 2014 sarebbe stata neutralizzata a metà strada, ma c'era confusione in mezzo alla neve in alto sullo Stelvio e poca luce è stata fatta su ciò che è realmente accaduto durante la tappa che alla fine Nairo Quintana ha vinto.

Da allora, però, è stato introdotto l'UCI Extreme Weather Protocol, che quest'anno è stato impiegato nella cancellazione di una tappa alla Tirreno-Adriatico. La successiva preoccupazione di Vincenzo Nibali era che se non poteva dipendere dal fatto che i traguardi in vetta del Giro fossero contestati, indipendentemente dal tempo, perché avrebbe dovuto rischiare di correre la gara?

Forse con un po' di lungimiranza, e la sua passata esperienza di essere stati punti, gli organizzatori del Giro di RCS Sport hanno forse modificato il percorso per diminuire le possibilità che il Protocollo UCI venga applicato. Ora ci sono meno arrivi in vetta in alta quota e ci sono stati intensi sforzi per superare - e tenersi discosti - i passi più alti della gara, il Col de la Bonette 2, 715 m e il Colle d'Agnello 2, 744 m.

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Video: Cafe du Cycliste assiste allo sgombero del Bonette.

3. Non c'è nessun preferito assoluto

Mentre la lista di partenza del Giro 2016 racchiude un pugno nei nomi che detiene, non c'è nessun favorito assoluto per ass altare la classifica generale. Alberto Contador, Nairo Quintana e Vincenzo Nibali hanno vinto rispettivamente le edizioni 2015, 2014 e 2013 in maniera abbastanza dominante, ma due di questo trio sono assenti nel 2016 e l'ultimo, Nibali, non ha ottenuto gli stessi risultati che hanno preceduto il suo vincere nel 2013.

Alejandro Valverde ha avuto una primavera in stile Valverde, con vittorie in tutto, e punta alla classifica generale al Giro, mentre Mikel Landa del Team Sky cercherà di sostenere la sua buona prestazione l'anno scorso. Insieme a Nibali, questi sono probabilmente i tre più grandi contendenti, ma anche artisti del calibro di Tom Dumoulin, Ryder Hesjedal, Rafal Majka, Steven Kruiswijk e Rigoberto Uran saranno tutti fuori per ottenere la loro fetta di torta.

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4. I colombiani stanno arrivando (di nuovo)

Oltre a Rigoberto Uran (Etixx-QuickStep), ci sarà un'ulteriore presenza colombiana sotto forma di Esteban Chaves (Orica Greenedge) e Carlos Betancur (Movistar). Quest'ultimo, dopo un periodo promettente nei suoi primi anni di AG2r, è notoriamente fuori forma e in forma negli ultimi anni, ma l'ex vincitore della Parigi-Nizza si è alzato e le ottime prestazioni di quest'anno hanno entusiasmato molti.

Esteban Chaves arriva al Giro come team leader e, dopo aver vinto due tappe e essersi piazzato quinto assoluto alla Vuelta a Espana alla fine dello scorso anno, sarà desideroso di migliorare ancora una volta.

5. C'è una 'cronoscalata'

Scusa, una cronometro in salita, ma non suona meglio in italiano? Mentre le tappe su strada sono fantastiche e tutto, c'è un'emozionante novità sul percorso intenso, le pendenze ripide e la natura decisiva di una cronometro in montagna.

Il 2016 è uno di quegli anni, e nella tappa 15 alle Alpi di Suisi i corridori saranno soggetti a 11 km di inferno in salita, per il piacere di tutti gli altri.

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Leggi di più sul Giro nella nostra storia della Maglia Rosa qui.

Guarda altre foto del Giro nella nostra galleria 'Off the bike at the Giro' qui.

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