Julian Alaphillipe S-Works Tarmac Disc sembra in tutto e per tutto la macchina da corsa a tutto tondo dello stesso pilota francese
Julian Alaphillipe ha ottenuto un'incredibile vittoria da solista oggi nella terza tappa del Tour de France, mettendo in mostra la forma a tutto tondo sempre più impressionante del ciclista. La S-Works Tarmac che ha guidato potrebbe aver giocato un ruolo minore rispetto allo stesso francese, ma merita un po' di ammirazione.
L'S-Works Tarmac di Alaphillipe è senza dubbio l'arma di fuga perfetta, con un mix di aerodinamica, rigidità e leggerezza.
Sebbene l'S-Works SL6 Tarmac sia meno aerodinamico dell'S-Works Venge, è ancora aerodinamico quanto l'originale S-Works Venge ed è stato perfezionato nel "Win Tunnel" di Specialized.
Alaphillipe si è schierato per ruote Roval CLX50 relativamente profonde, che molto probabilmente portano il peso fino al minimo UCI di 6,8 kg. Le ruote sono state abbinate a pneumatici tubolari S-Works Turbo, che combinano perfettamente aderenza e peso.
È impossibile ignorare l'uso dei freni a disco da parte di un contendente GC di alto profilo come Alaphillipe, dove molti hanno scelto di rimanere sui freni a cerchione. L'S-Works Tarmac utilizza rotori da 140 mm, più piccoli di alcuni, ma la rapida discesa di Alaphillipe suggerisce che i rotori più piccoli sono in grado di frenare estremamente bruscamente.
Alaphillipe utilizza un gruppo Shimano Dura-Ace Di2, con un gruppo standard 53-39, abbinato a una cassetta posteriore 11-28 relativamente ampia. Ciò suggerisce che il ciclista è fiducioso di poter fare cadenza anche sulle pendenze più ripide senza l'uso di una guarnitura compatta.
Il suo avantreno è un po' conservatore per gli standard del ciclismo professionistico, con uno stelo da 10 mm invece degli attacchi super lunghi da 140 mm che sono diventati comuni nel WorldTour. Ciò aiuterà il suo stile discendente incisivo e aggressivo.
Alaphillipe ha utilizzato un morbido feltro di fissaggio per il nastro del manubrio, piuttosto che il nastro elettrico più grezzo utilizzato dai normali consumatori, molto probabilmente per risparmiare peso ma anche per una presa più comoda quando si è in cima. Il suo supporto GPS K-Edge tricolore è anche un fantastico tocco di raffinatezza per la build.
Alaphillipe, come tutta Quickstep, utilizza un computer Bryton Rider 450 per trasmettere velocità e cadenza, insieme ai dati di potenza dal suo misuratore di potenza Shimano Dura-Ace integrato.
Guardando allo stato di forma di Alaphillipe oggi, possiamo metterlo alla prova in montagna con la sua S-Works Tarmac mentre gareggiava per una possibile vittoria in classifica generale.