Più di 22.300 rispondono al sondaggio UCI sull'attrattiva del ciclismo su strada

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Più di 22.300 rispondono al sondaggio UCI sull'attrattiva del ciclismo su strada
Più di 22.300 rispondono al sondaggio UCI sull'attrattiva del ciclismo su strada

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Anonim

Enorme risposta dopo che l'UCI ha chiesto di dire pubblicamente su alcune diverse questioni dello sport

La scorsa settimana l'Union Cycliste Internationale (UCI) ha annunciato un'ampia consultazione pubblica nella speranza di approfondire l'attrattiva del ciclismo su strada. Il sondaggio si è concluso dopo una settimana con più di 22.300 persone che hanno espresso le loro opinioni.

Il sondaggio online era disponibile solo tra mercoledì 10 luglio e martedì 16 luglio, ma in quel periodo hanno preso parte alla consultazione residenti di 134 paesi dei cinque continenti.

Forse non sorprende che Stati Uniti, Francia, Spagna, Belgio e Italia siano stati i paesi meglio rappresentati, con un numero elevato di soccorritori provenienti anche da Regno Unito, Germania, Colombia, Australia, Russia e Brasile. Forse solo i Paesi Bassi sono un notevole assente.

L'obiettivo del sondaggio era di ottenere alcune informazioni dal pubblico in generale su ciò che potrebbe (o meno) rendere più eccitante il ciclismo su strada. Le domande riguardavano numerosi argomenti che andavano dal budget della squadra all'uso degli auricolari e persino ciò che i fan dei dati in tempo reale vorrebbero vedere durante le gare.

David Lappartient, Presidente dell'UCI, ha dichiarato: La consultazione avviata dall'UCI per valutare l'opinione pubblica sull'attrattiva del ciclismo su strada e le aspettative sul suo futuro ha offerto a tutte le parti interessate l'opportunità, per la prima volta, di esprimere la propria pensieri.

'L'enorme numero di risposte ricevute è motivo di soddisfazione e fornisce un'eccellente base su cui possiamo costruire, insieme a tutte le parti interessate, per rendere il ciclismo su strada ancora più interessante e popolare.

'Grazie a tutti coloro che hanno svolto la loro parte nella modernizzazione in corso del nostro sport.'

Il processo di consultazione passerà ora alla sua seconda fase in cui l'UCI si impegnerà con le parti interessate più ampie - come squadre, corridori, organizzatori, gruppi di media ed emittenti - attraverso una serie di interviste e discussioni.

Insieme, si spera che la consultazione generale informi una serie di proposte da elaborare e sottoporre al Consiglio del Ciclismo Professionistico e al Comitato Direttivo dell'UCI per la loro approvazione nel 2020.

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