I vincitori del Giro d'Italia in sette storie

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I vincitori del Giro d'Italia in sette storie
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Prodezze straordinarie, battaglie ravvicinate e record in abbondanza nella nostra raccolta di storie dei vincitori del Giro d'Italia

1909 - L'originale - Luigi Ganna

Il primo Giro d'Italia in assoluto è stato vinto da Luigi Ganna del team Atala, che ha completato la corsa di 2.448 km in 89 ore, 48 minuti e 14 secondi. Il 25enne lombardo ha vinto tre tappe sulla strada per la vittoria assoluta, scrivendo il suo nome indelebile nei libri dei record.

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1912 - Il lavoro di squadra - Team Atala-Dunlop

Fino al Giro del 1913 la Classifica Generale si correva con un sistema a punti, che di per sé è una cosa curiosa in retrospettiva.

Ma nel 1912 non c'era nemmeno un vincitore individuale, poiché per l'unica occasione nella storia della gara la competizione era a squadre.

È stata la squadra Atala-Dunlop di Luigi Ganna a vincere la classifica generale, ma se gli organizzatori non si fossero allontanati dalla classifica individuale, Carlo Galetti avrebbe vinto il suo terzo Giro consecutivo, con un tempo totale trascorso di 100 ore 2 minuti e 57 secondi.

Purtroppo per Galetti però, in questa occasione alcuni non erano più uguali di altri.

1940 - Il più giovane - Fausto Coppi

Sebbene Fausto Coppi possa anche vantare il titolo di maggior numero di vittorie assolute al Giro d'Italia, titolo che condivide con Eddy Merckx e Alfredo Binda, è uno dei più giovani vincitori di sempre che rivendica interamente per se stesso.

Coppi aveva solo 20 anni e 267 giorni quando vinse il suo primo Giro in assoluto nel 1940, approfittando di una caduta che coinvolse il compagno di squadra Gino Bartali e usurpandolo come caposquadra.

Coppi ha preso la maglia rosa nella tappa 11 e l'ha mantenuta fino al traguardo, innescando una rivalità lunga una carriera con il Bartali senior.

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1948 - Il più vicino - Fiorenzo Magni

11 secondi fu tutto ciò che separava Fiorenzo Magni ed Ezio Cecchi alla fine del Giro d'Italia 1948, un distacco che rimane il margine di vittoria più vicino nella storia della gara.

Magni ha concluso la fase 9 con più di 13 minuti di vantaggio sui suoi principali rivali, incluso Fausto Coppi (che si è lamentato del fatto che Magni fosse stato spinto su per le montagne dai fan e di conseguenza ha lasciato la gara).

Per Cecchi è stata però una dura sconfitta, al termine di una carriera che aveva incluso tre 2° posti al Giro, oltre a un 8°, 7°, 6°, 4° e due 2° piazzamento in classifica.

Di tutte le persone a subire il margine di sconfitta più vicino al Giro, sembra che potesse essere stato solo Cecchi.

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1950 - Lo straniero - Hugo Koblet

Fino al 1950, tutti i vincitori del Giro d'Italia erano stati, ovviamente, italiani.

Se Fausto Coppi non fosse caduto e si fosse rotto il bacino durante la nona tappa, anche questa edizione avrebbe potuto continuare il tema, ma con il favorito eliminato, è stato lo svizzero Koblet a salire in cima alla classifica generale e ha portato Gino Bartali al secondo posto sulla strada per una vittoria storica.

Koblet avrebbe vinto il Tour de France nel 1951, il momento clou della sua carriera, ma purtroppo sarebbe anche caduto prematuramente da queste altezze e si sarebbe perso tra i demoni delle corse, della finanza e delle relazioni.

È morto in seguito a un incidente d'auto all'età di 39 anni, in circostanze che alcuni hanno paragonato al suicidio.

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1999 - Il più pericoloso - Ivan Gotti

Marco Pantani aveva preso d'ass alto il Giro del '99 e nella penultima tappa, mentre era a quasi 6 minuti di vantaggio dal secondo posto, era pronto per prendere la sua seconda Maglia Rosa.

Tuttavia, è stato espulso dalla gara sulla base del fatto che aveva restituito un test che mostrava che il suo livello di ematocrito era superiore al 50%, che all'epoca era la principale misura antidoping del sangue dell'UCI, e quindi motivo per punizione.

Ivan Gotti, lui stesso un ex vincitore nel 1997, ha ereditato la leadership della gara e ha vinto il Giro.

Ma, ciclismo essendo ciclismo, da allora è emerso che la storia potrebbe essere più contorta di quanto si pensasse, con le indagini su un caso secondo cui lo sfratto di Pantani era dovuto al coinvolgimento della mafia.

Presumibilmente grandi scommesse illegali sarebbero state piazzate contro la vittoria di Pantani al Giro del '99 e, non avendo voluto pagare i debiti che ne derivano, il gruppo mafioso della camorra è stato accusato di aver in qualche modo trovato un modo per fermare quella traspirazione.

Sangue sporco o soldi sporchi, in ogni caso è stata una losca edizione del Giro d'Italia quella che Gotti si è ritrovato a vincere.

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2003 - Il più vincente - Mario Cipollini

Nella tappa 9, da Arezzo a Montecatini, Mario Cipollini [che abbiamo intervistato qui] ha superato Robbie McEwen e Alessandro Petacchi vincendo la sua seconda tappa del Giro 2003, e la 42a della sua carriera.

Era un record iniziato nel 1989, a cui si aggiungeva ogni anno successivo tranne il '93 e il '94, includeva tre vittorie in classifica a punti e consolidava lo status di Cipollini come il vincitore di tappa più prolifico del Giro.

Tra i corridori che non si sono ancora ritirati, Mark Cavendish è il più vicino a soppiantare Cipo in cima alla classifica, ma anche in questo caso ha solo un relativamente scarso 17.

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