Lizzie Deignan l'ultima a parlare di sessismo al British Cycling

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Lizzie Deignan l'ultima a parlare di sessismo al British Cycling
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Video: Lizzie Deignan l'ultima a parlare di sessismo al British Cycling

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Anonim

L'ex campionessa del mondo chiarisce la sua posizione prima del lancio del libro

In un'intervista pubblicata sul Guardian durante il fine settimana, Deignan ha parlato di una serie di incidenti che secondo lei indicavano una cultura di lunga data di sessismo e disuguaglianza all'interno dello sport.

Era particolarmente critica nei confronti delle differenze di retribuzione tra ciclismo maschile e femminile, dicendo di aver ricevuto solo £ 2.000 per aver vinto i Campionati del Mondo nel 2015, un decimo di quello che Peter Sagan ha ottenuto per aver vinto la gara maschile (da quest'anno i vincitori maschili e femminili riceveranno lo stesso denaro).

Ha anche rivelato che il giorno in cui ha vinto il titolo a Richmond, in Virginia, il manager della squadra di ciclismo britannico Brian Stephens - che fungeva da allenatore - non era nemmeno presente, sostenendo di aver dato la priorità alla squadra maschile junior..

Deignan stava parlando con il Guardian prima del lancio della sua autobiografia tra poche settimane, in cui descrive altri esempi di sessismo nello sport.

Afferma anche che mentre erano con la squadra nazionale, le motocicliste dovevano regolarmente prendere in prestito i caschi dalle loro controparti maschili e le era stato detto che sarebbero state bandite se non li avessero restituiti.

I commenti di Deignan sono in netto contrasto con quelli della collega olimpionica Joanna Rowsell Shand – che ha guidato con Deignan e Wendy Houvenaghel all'oro ai Campionati del Mondo su pista nell'inseguimento a squadre nel 2009 – che questa settimana ha affermato di non aver mai sentito un'atmosfera di sessismo nel ciclismo britannico.

A seguito del rapporto, Deignan ha rilasciato una breve dichiarazione su Twitter per chiarire la sua posizione.

La parte fondamentale è che il suo libro è stato scritto "sulle sue esperienze… da sole" e che lei non crede che British Cycling sia un'organizzazione sessista.

L'autobiografia di Lizzie Deignan sarà disponibile il 20th aprile, inoltre cerca la nostra intervista approfondita nel numero di giugno di Cyclist, in edicola il 26 aprile.

Questa storia è stata aggiornata subito dopo la prima pubblicazione per includere il chiarimento di Deignan

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