Galleria: Konrad si esibisce in assolo per la gloria sul disordinato Stage 16

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Anonim

Un' altra fuga in solitaria vince la giornata, ma la vera storia è una serie di bizzarre decisioni prese dietro

L'importanza della tattica al Tour de France non è mai stata così chiara come nella sedicesima tappa di ieri della gara di quest'anno.

Avendo imparato dai suoi precedenti tentativi di fuga, principalmente guardando Bauke Mollema andare da solo sabato, Patrick Konrad di Bora-Hansgrohe ha superato il resto dei fuggitivi della giornata sul Col de Portet-d'Aspet ed è rimasto lontano dal traguardo.

È stata la seconda tappa del Tour di Bora e la seconda dopo una pausa da solista, ed è stata anche la seconda vittoria da professionista di Konrad, l'unica altra vittoria ai Campionati Nazionali Austriaci. E in verità non è mai sembrato davvero in dubbio, poiché sembrava che Konrad fosse l'unico pilota in fuga con la testa avvitata.

Una serie di decisioni bizzarre è iniziata con il Team BikeExchange quando Chris Juul-Jensen ha ritirato la prima fuga della giornata sulla discesa del Col de Port con il team che mirava chiaramente alla tappa e ai punti di sprint intermedi per Michael Matthews.

Sia Juul-Jensen che Matthews sono entrati nella nuova pausa, ma Juul-Jensen in qualche modo è riuscito ad allontanarsi dal suo compagno di squadra australiano, spingendo avanti con altri due per togliere punti sprint a Matthews e in seguito essendo così cotto che non ha potuto fare a meno di chiudere Konrad al punto che è arrivato al traguardo a 18 minuti dal gruppo.

Anche il compagno velocista/scalatore di Matthews, Sonny Colbrelli, aveva preso di mira il palco, prendendo il compagno di squadra britannico Fred Wright per tenerlo in lizza. Colbrelli ha effettivamente scavalcato gran parte del break includendo Wright ma, essendo seduto al volante di David Gaudu mentre il francese ha ridotto il distacco da Konrad a 25 secondi, non è rimasto più nulla nell'inseguimento finale.

Ha però superato Matthews al secondo posto, di cui Mark Cavendish sarà grato.

Di nuovo nel gruppo, Cofidis ha attaccato l'ultima salita di Categoria 4, tentando di portare lontano Guillaume Martin, ma hanno semplicemente aumentato la velocità del gruppo mentre Wout van Aert ha poi contrattaccato solo per scoprire che nessuno era al suo volante.

Van Aert ha quindi proseguito con un vantaggio di 10 km in un gruppo ridotto che includeva l'intera top 10, senza distanziare nessuno, prima che i favoriti pensassero che sarebbe stata una buona idea fare uno sprint verso il traguardo con Richard Carapaz che batteva un sorridente Tadej Pogačar, che sembrava incredulo alla tattica tanto quanto il resto di noi.

La parte migliore è Martin, l'uomo che ha iniziato la mossa, in re altà ha perso quattro secondi contro i suoi rivali sulla linea.

Comunque, per fortuna le immagini di Chris Auld sono molto meno confuse dell'azione che stava coprendo. Ecco i migliori scatti della giornata:

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